Naturhistorisches Museum

Ospitato dal 1816 in un ex monastero camaldolese risalente al XII secolo, il Museo si articola in quattro sezioni: Geologica, Zoologica, Anatomica, Botanica. Le collezioni, prevalentemente riferibili alla Toscana meridionale, sono esposte in gran parte nelle gallerie del chiostro che si sviluppa su due piani. Il loro allestimento in antiche vetrine mantiene intatto il fascino di un criterio espositivo ottocentesco. Il nucleo originario del Museo risale ai primi anni di vita dell'Accademia dei Fisiocritici (parola composta di derivazione greca che significa studiosi in modo critico della natura), fondata nel 1691 da Pirro Maria Gabbrielli. La Sezione Geologica comprende collezioni di minerali, rocce e fossili. Tra le più significative quelle di Marmi antichi e quella delle Terre bolari naturali e manufatte del Monte Amiata. Importanti le collezioni di minerali greggi e lavorati e relativi prodotti metallurgici di miniere della Toscana meridionale coltivate già dagli Etruschi e ormai prive di attività estrattiva. Tra le collezioni paleontologiche rivestono particolare importanza la Collezione di microfossili raccolta da Ambrogio Soldani alla metà del Settecento, le Collezioni di conchiglie e di mammiferi fossili rappresentative del Pliocene senese (3-4 milioni di anni fa). La Sezione Zoologica si è formata progressivamente nel corso dell'Ottocento grazie al lavoro condotto nel laboratorio tassidermico, tuttora in attività. Sono presenti esemplari di animali appartenenti a specie estinte o in pericolo di estinzione. Di rilievo: la Collezione Ornitologica storica, la Collezione di Mammiferi marini, le Collezioni in alcol di Vertebrati e Invertebrati. Tutte le collezioni hanno un costante incremento, in particolare quella dei mammiferi marini: il continuo recupero di esemplari morti spiaggiati sulle coste toscane è anche un contributo all'attività di ricerca dell'Università di Siena, di altre università e dell'Osservatorio Toscano Cetacei con cui la Sezione collabora. La Sezione Anatomica è costituita dalla Collezione di organi ed embrioni umani pietrificati da Francesco Spirito nella prima metà del Novecento, ma soprattutto dalla sala dedicata a Paolo Mascagni (1755-1815). Di questo grande scienziato sono esposti: preparati anatomici umani che evidenziano i vasi linfatici, la biblioteca, i documenti di archivio, le tavole anatomiche incise e colorate a grandezza naturale. Nella Sezione Botanica è da segnalare una singolare Collezione di funghi in terracotta realizzata da Francesco Valenti Serini (1795-1872) della quale sono esposti circa 500 pezzi. Altre collezioni del Museo sono: Collezione Teratologica costituita da mostruosità animali; Collezione paletnologica con manufatti litici e utensili in rame e bronzo.