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Risparmio energetico in B&B

Risparmio energetico in B&B

Si può svolgere la propria attività risparmiando i costi sull'energia e sulle utenze? La risposta è sì. Adottando soluzioni legate alle energie rinnovabili, anche per i Bed&Breakfast è possibile ridurre le bollette nel rispetto dell'ambiente. Le energie rinnovabili si chiamano così proprio perché provengono da fonti naturali che si rinnovano continuamente e sono: l'energia solare, l'energia eolica, l'energia geotermica, l'energia idroelettrica e l'energia delle biomasse.

Per un b&b le apparecchiature a energia solare, eolica e geotermica sono le migliori per incrementare il proprio risparmio energetico. A seconda della portata degli impianti, si può optare per soluzioni fai-da-te oppure rivolgersi a operatori del mercato che seguono tutte le fasi dell'installazione. Per utilizzare al meglio l'energia da fonti rinnovabili possiamo impiegare anche delle batterie di accumulo, cioè dei dispositivi che immagazzinano l'energia, e averla disponibile nei momenti di maggiore fabbisogno. A oggi sia i privati che le imprese hanno compreso la validità delle fonti rinnovabili. Secondo il rapporto “Osservatorio sistemi di accumuli” di ANIE Rinnovabili, associazione di Federazione ANIE, risultano fino a marzo 2019 ben 18.036 sistemi di accumulo installati, di cui 15.449 connessi entro fine 2018. Con le energie rinnovabili si possono alimentare anche le nuovissime pompe di calore idroniche per riscaldare gli ambienti e l'acqua sanitaria.

Un ulteriore elemento di convenienza riguarda le detrazioni fiscali Irpef e Ires, dato che i titolari di reddito d'impresa possono fruire della detrazione solo con riferimento ai fabbricati strumentali utilizzati nell'esercizio dell'attività imprenditoriale. Le detrazioni sono del 65% e riguardano la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento, l'installazione di impianti solari geotermici e termodinamici. In base ai lavori, la legge prevede importi massimi detraibili di 100.000 € per gli interventi di riqualificazione energetica di 60.000 € per gli interventi sull'involucro dell'edificio, di 30.000 € per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale e 60.000 € per l'installazione di pannelli solari utili alla produzione di acqua.

Un capitolo a sé merita il pozzo artesiano per il quale è possibile ridurre le bollette. Ecco allora tutte le idee per risparmiare sulle utenze.
 

L'energia dal sole

Come detto le fonti rinnovabili provengono da risorse naturali e, a seconda della fonte, l'installazione degli apparecchi comporta differenti lavorazioni.

Se vogliamo essere certi della funzionalità dell'impianto nel futuro bisogna affidarsi a professionisti del settore. Le dimensioni dei pannelli variano a seconda della potenza e della tecnologia del pannello. I materiali di costruzione della maggior parte dei pannelli fotovoltaici è il silicio cristallino. Installare un impianto fotovoltaico da 3 Kw costa all'incirca 4.000/5.000 € compresi i costi di connessione, di disbrigo delle pratiche e della manodopera. Nel giro di qualche anno si rientra nell'investimento effettuato, notando forti risparmi in bolletta. Un impianto fotovoltaico dura in media 35/40 anni.

Risparmio energetico in B&B - Foto 1

Ovviamente l'adozione di queste soluzioni prevede delle procedure. Per l'installazione dei pannelli fotovoltaici, a seconda dei tipi, cambia la norma. Se i pannelli che si utilizzano sono amovibili non necessitano di nessuna autorizzazione comunale. Se invece i pannelli si fissano sul tetto della casa avranno bisogno nella gran parte dei casi di una semplice comunicazione preventiva all'ufficio tecnico del Comune.
 

Energia eolica, la forza del vento

Un'altra fonte di energia rinnovabile è quella eolica, che produce energia elettrica grazie all'azione del vento. Per una struttura di Bed&Breakfast si può optare per sistemi a turbine di micro e minieolico, cioè dispositivi di piccola dimensione che, rispetto a quelli industriali, sono facilmente accessibili sia per i costi che per i processi di installazione. In commercio esistono due tipi di sistemi di alimentazione: quello verticale e quello orizzontale. La differenza fra i due sistemi riguarda il movimento delle turbine. Quelle a sistema verticale poi possono generare fino a 30 Kw e funzionano a prescindere dalla direzione del vento. Quelle con sistema orizzontale invece producono maggiore energia perché si muovono anche con movimenti lenti.

Per le abitazioni esistono piccoli generatori di energia eolica da posizionare sul tetto oppure piloni da mettere in giardino e collegarli alla batteria all'interno dell'edificio. Per installarli non servono autorizzazioni da parte del Comune. L'unico vincolo riguarda l'altezza del palo di sostegno, che non potrà essere superiore ai 10 metri.

Risparmio energetico in B&B - Foto 2

I vantaggi nel riscaldamento della geotermia

Malgrado in Italia sia ancora poco diffuso, il riscaldamento a geotermia rappresenta sicuramente una tecnologia in grado di ridurre l'utilizzo dei combustibili fossili. L'energia geotermica è quella contenuta nel sottosuolo e che è possibile sfruttare trasferendola dalle profondità fino in superficie. Ciò che contraddistingue un sistema geotermico dai tradizionali apparecchi di climatizzazione è che racchiude in sé un unico impianto le funzioni normalmente demandate a due diversi dispositivi, cioè caldaia per riscaldare e condizionatore per rinfrescare. Durante tutto l'anno si riesce quindi a produrre contemporaneamente riscaldamento, fresco e acqua calda sanitaria per coprire l'intero fabbisogno dell'edificio. Con un impianto di riscaldamento geotermico inoltre non è necessario disporre di canna fumaria e nemmeno di allacciamento alla rete del gas. Si eliminano così anche costi come il controllo dei fumi per la caldaia e la sua pulizia. Per funzionare occorre una sonda geotermica, una pompa di calore, un deposito di accumulo di acqua e un pavimento radiante. Una pompa di calore può durare anche 20 anni, mentre le sonde hanno una durata superiore.

I costi di un impianto a geotermia variano a seconda della grandezza del locale. Una sonda geotermica verticale costa mediamente attorno ai 40 €/mt. Nel caso di una casa di circa 150 mq, costruita con moderne concezioni e nel rispetto delle normative, costa indicativamente dai 15.000 € ai 20.000 €. Consente un risparmio economico annuo sui costi di esercizio rispetto ad un sistema tradizionale di circa il 50% e di circa il 70–80% rispetto ad un impianto a caldaia alimentata a gpl o a gasolio. In tutti gli edifici in costruzione rappresenta una soluzione ideale. Più complessa è la fattibilità di realizzare un impianto in un edificio esistente: in quel caso è necessario un parere esperto che potrà verificare la possibilità e i costi. Per quanto riguarda il tipo di terreno ideale, il territorio italiano è funzionale alla sua esecuzione.
 

Pozzi: costruzione, costi e benefici

Se il nostro Bed&Breakfast dispone di un giardino, è possibile costruire un pozzo per l'approvvigionamento dell'acqua e irrigare le piante. In questo modo l'acqua può essere prelevata liberamente, senza pagare nessuna tariffa. Rispetto ad altri meccanismi di estrazione dell'acqua, il pozzo artesiano rappresenta la soluzione più efficace e sicura. Infatti l'acqua viene prelevata da una falda acquifera e, grazie alla pressione naturale, raggiunge la linea piezometrica, cioè il punto in cui la sua pressione si annulla e pronta per essere usata. Vengono realizzati con dei condotti che vanno in profondità nel terreno e che portano l'acqua nel rubinetto. Diversi sono i pozzi freatici, cioè che catturano l'acqua da rocce o terreni sabbiosi e ghiaiosi. Funzionano con autoclavi e si può regolare l'apporto dell'acqua attraverso l'inverter di frequenza. Il primo passo da fare se intendiamo costruire un pozzo è quello di contattare un geologo o un'azienda specializzata, così avere subito una prima perizia. Poi per essere sicuri della potabilità dell'acqua, occorre farla analizzare e, se si vuole, utilizzare dispositivi di pulitura. I costi di realizzazione vanno dai 2.000 € agli 8.000 €.

Quanto alle procedure burocratiche, innanzitutto occorre assicurarsi che il proprio terreno sia libero da vincoli idrogeologici. Poi le norme cambianoin base alla Regione, al comune o alla provincia di residenza.

Al momento in cui è stato redatto l'articolo esiste la possibilità della detrazione fiscale del 36% su una spesa di 5.000 €.