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Tari, la nascita di Unioni dei Comuni per l'espletamento

Tari, la nascita di Unioni dei Comuni per l'espletamento

Unione dei comuni per il pagamento della Tari: cosa sono, come funzionano, cosa cambia nel 2020

Si annunciano tempi duri per gli evasori di tasse locali Imu, Tasi, Tari: con la nuova legge di Bilancio si accorciano i tempi per controlli sempre più capillari e sanzioni celeri grazie all'accertamento esecutivo.

Il Governo ha più volte dichiarato una guerra all'evasione. Verrà attuato il pignoramento sprint per chi non paga le tasse locali, multe comprese. Non bisognerà più attendere i tempi di iscrizione a ruolo del debito infatti, con la cartella esattoriale, ma dopo l'avviso di accertamento potrà essere esercitato il pignoramento sul conto corrente del cittadino inadempiente.

Di fatto verrà estesa l'applicazione dell'accertamento esecutivo anche ai tributi locali, comprese le multe, con la manovra che dà così ai Comuni e agli altri enti locali la possibilità di snellire la procedura per il recupero delle tasse non versate.

Dal 1° gennaio 2020 l'avviso di accertamento inviato dal Comune al contribuente contiene l'intimazione ad adempiere. Trascorso il termine di 60 giorni per la presentazione del ricorso, l'atto diventa immediatamente esecutivo ed al mancato pagamento della somma indicata nell'avviso, il Comune può rispondere con il pignoramento del conto corrente.

Prima del pignoramento del conto, del fermo amministrativo e dell'ipoteca però, il Comune è tenuto a inviare al contribuente un sollecito di pagamento, in presenza di debiti di importo non superiore a 10mila euro. Il cittadino può sanare la propria posizione pagando il debito anche a rate - da 4 a 72 - in base all'importo dovuto.

In questo quadro si inseriscono le Unioni di Comuni, un interlocutore, con cui i gestori di B&B si trovano ad avere a che fare. Si tratta di un'istituzione piuttosto giovane, considerato che il decreto legislativo che le disciplina risale a una ventina di anni fa: 18 agosto 2000, n. 267, in attuazione della legge 3 agosto 1999, n. 265.
 

Ma come funziona e perché ce ne occupiamo in questo ambito?

L'ente è costituito da due o più comuni per l'esercizio congiunto di funzioni o servizi di competenza comunale. L'unione è dotata di autonomia statutaria nell'ambito dei principi fissati dalla Costituzione e dalle norme comunitarie, statali e regionali.

Il d. lgs. 267/2000 la definisce come un ente locale, ma la sentenza della Corte costituzionale n. 50 del 2015 precisa che si tratta di una forma istituzionale di associazione tra comuni.

L'obiettivo è chiaro: i singoli comuni si uniscono e trasferiscono alle Unioni funzioni e servizi, al fine di tagliare i costi di gestione. Si tratta di una scelta attuata infatti da piccoli Comuni, che hanno quindi risorse limitate, spesso insufficienti. Ciò implica che le competenze vengano di fatto sottratte alla titolarità diretta del singolo Comune, per un passaggio all'Unione dei comuni. In ciò si esprime la differenza rispetto alle semplici convenzioni di gestione dei servizi, in cui la titolarità resta al Comune convenzionato.

Tutto ciò determina un cambio di referente per chi, semplice cittadino o gestore di B&B, si trovi ad esempio a dover chiedere informazioni, pagare o contestare quanto richiesto per la Tari, la tassa per la gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti.

Facciamo un esempio pratico: la più giovane Unione dei comuni è quella della Bassa Romagna, operativa dal 2 gennaio 2020. Conta 9 comuni: Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e Sant'Agata sul Santerno. In questo territorio dall'inizio dell'anno la gestione della Tari è passata da Hera spa alla neo-Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Tutto ciò comporterà per il momento il doversi rapportare a due referenti diversi: chi ha gestito il servizio fino a dicembre 2019 e chi lo ha preso in carico dal nuovo anno, senza considerare che comunque restano le differenze tra un Comune e l'altro su quanto pagare. Inoltre si aggiunge un altro interlocutore: Municipia, la società che ha emesso gli avvisi di accertamento Tari.

Ciò implica che per un eventuale conguaglio, per il quale la scadenza è prevista per il 30 settembre 2020 (relativamente ai tributi del 2018), i contribuenti dovranno parlare con Hera, mentre per il seguito dovranno interagire con l'Unione dei Comuni. Ogni eventuale errore in tal senso potrebbe far incorrere in ritardi sulle scadenze e sanzioni impreviste.

Tutto questo non viene giudicato funzionale da parte dell'Anbba, l'Associazione nazionale B&B, affittacamere, case per vacanza, locazioni turistiche. Secondo il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Cesare Gherardi infatti “ciò si traduce in un ulteriore complicazione per gli utenti: lo scopo dichiarato è quello di tagliare le spese delle istituzioni, ma spesso avviene esattamente l'opposto”. “Nella maggior parte dei casi poi – aggiunge Gherardii gestori delle strutture ricettive sono tutt'altro che facilitati, poiché rimandati da un ufficio all'altro, senza considerare che spesso non hanno le risorse sufficienti per gestire tali perdite di tempo, trattandosi di strutture a gestione familiare. Chi può, ricorre a servizi a pagamento, vedendo così lievitare le spese di gestione, e chi non può, rischia di incorrere in sanzioni anche se gli errori o i ritardi sono stati commessi in assoluta buona fede”.

Hera spa

Nata nel 2002 dall'aggregazione di 11 aziende municipalizzate emiliano-romagnole, prima esperienza nazionale di questo tipo, nel tempo Hera ha incorporato nel gruppo altre società attive negli stessi ambiti. Hera è quotata in borsa dal 2003. Si occupa principalmente di: gestione rifiuti, acquedotti, fognature e depurazione, distribuzione e vendita di energia elettrica, gas e servizi energia. Si aggiungono poi l'illuminazione pubblica e i servizi di telecomunicazione.

I numeri: quasi 9mila dipendenti che soddisfano i bisogni di 4,4 milioni di cittadini in circa 350 comuni dell'Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Toscana e Veneto.
 

L'Unione dei Comuni della Bassa Romagna

Ne fanno parte 9 comuni: Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e Sant'Agata sul Santerno. Nata il 2 gennaio 2020 riceve in giorni e orari diversi con sedi dislocate nei diversi comuni costituenti e si occupa della riscossione della Tari e non solo. Pubblica in modo efficace informazioni e moduli all'indirizzo: http://www.labassaromagna.it/Guida-ai-Servizi/Tributi-e-Entrate/Tassa-Rifiuti-TARI

Contatti:
e-mail: sportellotari@unione.labassaromagna.it
telefono: 0545/38468

Municipia

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