Rapporto B&B Italia 2014

Pubblicato il 2 Gennaio 2020 | Sondaggi e Statistiche

Ecco l'identikit del B&B italiano nel 2014

A tre anni di distanza dal Rapporto sui B&B Italiani 2011 siamo tornati ad aggiornare l'indagine su questo particolare e oramai strutturale segmento dell'offerta turistica italiana.

Secondo il più recente dato pubblicato dall'Istat il numero dei B&B in Italia ammonta a 25.000 unità. L'incremento dei bed and breakfast nel panorama dell'offerta ricettiva italiana è stato, a quanto risulta dai più recenti dati diffusi dall'Istat relativi al 2012, del 5,8%.Il B&B dà lavoro a circa di 40.000 persone per un fatturato di circa 128 milioni di euro.

[NativeADV]

Il nostro Rapporto 2014 sul B&B in Italia è scaturito da 54 domande somministrate a un campione di circa 2.500 B&B equamente distribuiti sull'intero territorio nazionale. L'obiettivo è stato quello di produrre una fotografia attuale, quanto più analitica possibile, sul bed and breakfast in Italia individuandone principali trend e potenzialità in una offerta turistica di tipo integrato.

Si tratta del Terzo Rapporto sul B&B in Italia pubblicato dal portale www.bed-and-breakfast.it, utile per capire i punti di forza di un settore che non conosce crisi e le peculiarità di una offerta extralberghiera che raggiunge quella istituzionale e nulla ha da invidiarle in quanto a diversificazione. Un'offerta che punta sul radicamento nel territorio e sull'accessibilità dei prezzi rivolti ad una pluralità di segmenti di clientela, ma che si rivela anche un modo per - e vedremo in che modo - fronteggiare la crisi economica e occupazionale che vive il nostro paese.

I numeri in breve

Si conferma il dato riguardante la gestione del B&B in Italia: le donne, il 60%, sono coloro che si occupano dell'attività. Il dato conferma quello del 2011.
Il 52% degli intervistati possiede un diploma di istruzione superiore e il 31% ha la laurea.

La maggior parte degli intervistati, il 38%, non ha altre occupazioni al di fuori della gestione del B&B e quasi la metà dei gestori partecipanti, il 49%, ha una età compresa tra i 46 e i 65 anni. Il sondaggio rileva solo un leggero aumento (poco più del 2%) dell'età media dei gestori rispetto al dato del 2011.
Per quanto riguarda la distribuzione dei bed and breakfast in Italia la concentrazione maggiore è nel Nord con il 44%; segue il Centro Italia con una percentuale di 29% e il Sud con il 14%. Le isole maggiori ospitano il 13% delle strutture intervistate. Cresce dunque la concentrazione dei B&B nel Nord Italia a scapito di Centro, Sud e Isole, sebbene l'aumento dell'offerta rispetto al 2011 sia di pochi punti percentuali. Alcune significative differenze rispetto al Rapporto 2011 possono essere registrate invece a proposito della provenienza degli ospiti. Nel 2011 il 52% proveniva dal Nord della penisola, mentre oggi la percentuale è del 36%. In diminuzione anche la media delle presenze dal Centro (il 14% del 2011 contro l'8% attuale) e dal Sud (17% nel 2011, 12% a distanza di tre anni). Importante il dato riguardante gli ospiti provenienti dall'estero che nel 2011 erano il 15% del totale, oggi sono il 24%, con un aumento di quai 10 punti percentuali. A questo avrà contribuito la diversificazione e la specializzazione del B&B italiano che si attesta su standard di ospitalità e servizi sempre più elevati, ma anche l'attrattiva e la convenienza che il "prodotto Italia" ha raggiunto all'estero.

Rispetto al Rapporto 2011 abbiamo ampliato le domande riguardanti la promozione e il marketing dei B&B. Il migliore sistema per promuovere la propria struttura, secondo i gestori, continua a essere Internet (98%), ma la modernità convive con il più tradizionale dei mezzi di promozione: al secondo posto, segnalato dal 78% degli intervistati, c'è infatti il passaparola. è stata varcata la frontiera dei Social Network, e oggi la maggior parte delle strutture possiede una Pagina Facebook (69%) che si va ad aggiungere al sito web (85%) nella strategia di marketing in rete.

Le prenotazioni sono gestite non più solo attraverso la mail o il telefono, ma anche (e sempre più) con sistemi di prenotazione diretta. Il 52% degli intervistati, infatti, si avvale di booking engine dedicati.

I gestori


Sesso - Età - Istruzione

Dal campione di 2.500 bed and breakfast che hanno risposto al nostro sondaggio si conferma il ruolo delle donne nella gestione del B&B: il 60% contro il 40%. L'età media dei gestori è compresa, in prevalenza, (49%) tra 46 e 65 anni. Una buona fetta degli intervistati, il 34%, ha un'età compresa tra 31 e 45 anni, mentre si attestano su valori inferiori al 10% i titolari di bed and breakfast di età compresa tra 18 e 30 anni o superiore a 65 anni.

Il 52% degli intervistati possiede un diploma di scuola superiore. Cresce il dato sul possesso della laurea che raggiunge il 31% (nel 2011 i laureati erano il 28% del totale degli intervistati). In generale il grado di istruzione dei gestori risulta molto elevato (1 su 3 è laureato) e il 6% vanta anche un Master Post Laurea.


Condizione economica - Motivazione

Per quanto riguarda la professione dei gestori il 38% non ha una occupazione diversa dalla gestione full-time della struttura. Il 15% è un impiegato, il 14% un libero professionista. La somma di chi gestisce solo il B&B, dei pensionati, delle casalinghe e degli studenti supera il 60% in tutto. Il dato è capovolto rispetto a quello del precedente sondaggio, quando il 68% dei gestori aveva un'altra occupazione oltre alla gestione del bed and breakfast. Non solo: nel 58% dei casi l'attività di B&B è stata aperta di recente, da 1 a 4 anni. In quattro anni, dunque, i gestori di B&B si sono via via allontanati, volontariamente o meno, da altre occupazioni, reinventandosi un lavoro e puntando sulla gestione a tempo pieno della struttura e ad una competitività sul mercato turistico che fino a qualche anno fa era meno incisiva.

Il 38% degli intervistati parla 1 lingua straniera; il 35% parla due lingue straniere e una percentuale discreta, il 17% è in grado di comunicare in più di 2 lingue straniere. Ciò significa che più del 90% dei gestori italiani parla almeno una lingua straniera ed è dunque in grado di competere su un mercato sempre più globale intercettando flussi turistici esteri grazie ad un tasso altissimo di internazionalizzazione dell'ospitalità familiare.

Alla domanda sul perché si è deciso di gestire un B&B il 50% ha risposto "per incrementare le entrate familiari"; il 43% "per aver capito le potenzialità del B&B nel comparto turistico; il 37% "per il piacere di accogliere gente in casa". I dati emersi dal sondaggio 2014 si discostano da quelli del precedente rapporto dove solo il 31% diceva di aver avviato una attività di B&B per incrementare le entrate familiari. Lo stallo economico e le criticità derivanti da esso (il 57% degli intervistati dichiara di avere "alcune criticità economiche") spingono a reagire investendo in un comparto che viene percepito come ricco di potenzialità.


La gestione del B&B

A gestire i B&B italiani sono una o due persone (46% e 46%). Nel 7% dei casi la gestione è affidata a 3 persone e nel 2% a più di 3 persone. Considerando questo dato e il numero delle strutture in Italia (25.000) possiamo affermare che attualmente il B&B dà lavoro a circa 40.000 persone, senza considerare l'indotto portato dalla diversificazione dei servizi e dall'innalzamento degli standard di qualità che hanno fatto registrare i B&B negli ultimi anni.

Qualità e flessibilità


Ambiente

I bed and breakfast italiani confermano la propria vocazione "green". Quasi tutti (90%) fanno la raccolta differenziata dei rifiuti e utilizzano degli accorgimenti ecocompatibili: dall'utilizzo delle lampadine a basso consumo energetico (93%), ai rubinetti rompigetto (44%), dall'uso di prodotti e detersivi biodegradabili (30%) ai prodotti biologici (27%).


Colazione

La voce "colazione" nei B&B è disciplinata in Italia dalle Leggi Regionali che indicano, di volta in volta, l'obbligatorietà o meno di servire prodotti confezionati in porzione monodose o di rivolgersi ad un fornitore di servizi esterno e certificato. Avvertiamo, quindi, che le risposte alle domande sulla colazione sono spesso tracciate sui binari dettati dalle Leggi Regionali.
Detto questo, il 57% degli intervistati serve una colazione a base sia di prodotti freschi che di prodotti confezionati; il 20% offre esclusivamente prodotti freschi e il 16% solo prodotti confezionati e in dosi monoporzione. La colazione, nella maggior parte dei casi, è varia e tiene conto delle esigenze degli ospiti, nonché di intolleranze e scelte alimentari di tipo etico.


Ubicazione, tipologia e numero di camere

Per quanto riguarda la distribuzione dei bed and breakfast in Italia la concentrazione maggiore è nel Nord Italia con il 44%; segue il Centro con una percentuale del 29% e il Sud con il 14%. Cresce la concentrazione dei B&B nel Nord Italia a scapito di Centro, Sud e Isole sebbene l'aumento dell'offerta rispetto al 2011 sia di pochi punti percentuali.
Il 50% dei B&B italiani è pressoché equamente distribuito tra una città di medie dimensioni (25%) e la campagna (24%). Il 19% si trova in una località di mare e il 18% in un piccolo borgo.
Quanto all'identità stessa del B&B, emerge la fotografia di una struttura familiare, semplice, e del classico "bed and breakfast" che ci è arrivato dalla tradizione anglosassone. Delle tre classificazioni che abbiamo proposto, la scelta della "vocazione" del B&B vede in testa la tipologia familiare (73%), seguita dalle strutture di charme e design (21%) e dalle dimore storiche (16%). La struttura è nella maggior parte dei casi un appartamento o un'abitazione indipendente (60%), mentre nel 22% dei casi si tratta di case rurali e nel 18% di ville. Nella classica tradizione del bed and breakfast puro, il 72% dei gestori vive all'interno del B&B, e le camere a disposizione degli ospiti sono da 1 a 3 (71%).


Prezzi

Asso nella manica del B&B, i prezzi medi per camera non superano, nella maggior parte dei casi (59%), i 60€. 70€ a notte è il prezzo solo nel 18% dei casi, e ancora nel 18% dei casi si va dai 70 ai 90€. Solo il 5% degli intervistati pratica un prezzo superiore a 90€ per camera a notte. Rispetto al sondaggio 2011 si possono individuare alcune difformità, con una differenziazione delle tariffe sia verso il basso che verso l'alto; sono infatti cresciute le percentuali dei B&B che praticano il prezzo di 30 o 40€ a camera e di quelli che, invece, puntano su una offerta più costosa.


Rapporti con il territorio

L'ospitalità familiare è, oramai, una microimpresa turistica a tutti gli effetti inserita nel territorio di pertinenza e connessa con le istituzioni locali, con l'associazionismo e con le altre forme di impresa turistica.
I B&B creano ricchezza, concorrono allo sviluppo locale e sono attori protagonisti di una crescita economica fondata sul patrimonio culturale del Paese. Il 30% dei B&B intervistati fa parte di qualche associazione turistica o di categoria, il 55% propone ai propri clienti convenzioni speciali con ristoranti, negozi, autonoleggi, centri benessere e altre realtà "leasure" del territorio, il 95% distribuisce materiale di informazione turistica e praticamente tutti (il 99% degli intervistati) danno in prima persona consigli turistici ai propri ospiti.
Non solo: alcuni B&B (il 22%) diversificano l'offerta proponendo le attività più svariate all'interno della struttura stessa, dalle mostre d'arte e d'artigianato, ai corsi, alle conferenze, ai concerti, alle degustazioni.

Gli ospiti dei B&B italiani

Il 61% degli ospiti in B&B ha una età compresa tra i 25 e i 40 anni; il 37% tra 41 e 55 anni. Si tratta di una clientela che ama viaggiare soprattutto in coppia (67%) e cerca una ospitalità alternativa a quella tradizionale in grado di conciliare la qualità con il prezzo. In generale si può parlare di un pubblico adulto e in grado di muoversi agilmente tra diversi canali di informazione.


Provenienza e permanenza

Il 36% degli ospiti arriva dal Nord Italia (-16% rispetto al 2011), il 12% dal Sud (-5% rispetto al 2011). Centro Italia e Isole sono rappresentati nella misura dell'8% e 2%. Rilevante la percentuale di ospiti provenienti dall'estero (24%, ovvero il 9% in più del 2011). Nella scelta dei B&B italiani da parte degli ospiti provenienti dall'estero contano le percentuali di Germania (57%) e Francia (45%). Seguono UK, Olanda, USA. Il movimento turistico nei B&B si svolge prevalentemente nei weekend. Il numero di pernottamenti medi è 2 (57%).


Motivazione del soggiorno

Il B&B viene scelto dal 60% dei viaggiatori per viaggiare con la famiglia. Al secondo posto tra i temi di viaggio e alloggio in B&B c'è il viaggio romantico (44%) seguito dal viaggio con gli amici 39% e dal viaggio culturale (30%).
Il 22% della clientela sceglie il B&B come appoggio per uno spostamento dovuto a fini non ricreativi (cure mediche, vicinanza agli aeroporti per transito, etc...).


Perché il B&B

Ai gestori è stato chiesto di fare una classifica di gradimento su cosa soddisfi meglio le esigenze e i desideri degli ospiti. L'accoglienza, con il 74%, si conferma come la voce che ha raccolto più consensi. Il gradimento dell'ospitalità diventa uno dei requisiti fondamentali di una formula d'alloggio familiare: al piacere della scoperta di un territorio si aggiunge, per l'ospite, quello della conoscenza della gente che vive nei luoghi del soggiorno. I dati che emergono dal grafico evidenziano un un pareggio tra il gradimento espresso per il tipo di alloggio e il rapporto qualità prezzo (60%). A seguire gli ospiti apprezzano la collocazione del B&B (53%) e la colazione che ha guadagnato il 49% delle preferenze.

Comunicazione e Marketing

Il web è, per quasi tutti gli intervistati, la vetrina privilegiata per il raggiungimento degli obiettivi di comunicazione. Per Il 98% dei B&B, infatti, Internet è il principale canale di promozione, seguito dal passaparola (78%). L'85% delle strutture ha un proprio sito web e il 69% una Pagina Facebook. Segno dei tempi, il web è ormai essenziale per i B&B che oggi investono in tal senso con l'obiettivo di raggiungere un pubblico profilato e di qualità. C'è ancora una situazione di pareggio tra i dati che riguardano l'utilizzo o meno di un sistema di prenotazione web diretta (il 52% delle strutture si avvale di un booking engine, mentre il 48% preferisce i tradizionali sistemi di richiesta), mentre risulta in aumento l'utilizzo di dispositivi mobili nel proprio lavoro e nella vita di tutti i giorni (tablet, smartphone): solo il 28% non ne fa ancora uso. Il Passaparola, il più antico e abituale dei mezzi di promozione, è l'anima dei Social Network, non bisogna dunque intenderlo solo in senso tradizionale: a tre anni dall'ultimo sondaggio sui B&B italiani i gestori associano il passaparola all'utilizzo di piattaforme social, alla presenza sui blog e forum di recensioni e viaggi che danno alle strutture la possibilità di essere protagoniste di una enorme piazza virtuale ricca di suggerimenti e consigli preziosi per il viaggiatore.

[NativeADV]
Categorie