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Le Nuove Frontiere del Turismo Enogastronomico : snapper e food shopping

Gli snapper non sono l'evoluzione dei rapper. I rapper fanno musica gli snapper degustano viaggiando. Il Turismo enogastronomico in Italia ha mosso dai 3 ai 5 milioni di euro nel 2010. A rivelarlo è una ricerca condotta dall'Osservatorio sul Turismo del Vino in Italia in collaborazione con Censis Servizi.

Lo studio conferma una netta inversione di tendenza per quanto riguarda le priorità da assegnare a un viaggio, sia esso di un solo giorno o di più giorni nel corso dell'anno. La notizia è che non si seguono più le mode ma si scelgono esperienze innovative confezionate in base ai propri interessi personali. Il turista, generalmente un internauta, sceglie luoghi ben precisi in grado di soddisfare più passioni in una sola volta. E se, fino a poco tempo fa era il vino a trascinare il viaggiatore del gusto lungo lo stivale, adesso è la gastronomia a farla da padrona intrecciandosi alla passione per l'arte, all'ambiente, allo sport e al wellness, contorno perfetto di una vacanza all'insegna dell'enogastronomia e del benessere psico fisico.

Alle destinazioni classiche dotate di un brand territoriale molto forte (Langhe, Franciacorta, Chianti) se ne aggiungono delle nuove: i luoghi dove si organizzano eventi di grande richiamo, mostre d'arte, concerti, festival, stagioni operistiche e che si trovano in prossimità di territori ad alta vocazione enogastronomica, dall'altro lato le città d'arte che cominciano a fare dell'offerta enogastronomica uno dei loro fiori all'occhiello (Venezia – Conegliano. Valdobbiadene; Pienza – Montalcino-Montepulciano; Lecce – Salento; Perugia – Assisi – Montefalco; Agrigento -Menfi). Nella scelta delle destinazioni incide molto la prossimità a luoghi caratterizzati da specializzazioni territoriali (ad esempio l'Oltrepò pavese per chi vive a Milano, Firenze per chi vuole fare un'escursione nel Chianti).

Il rapporto entra nel dettaglio delle scelte degli enoturisti rivelando che la metà, nel 2010, ha fatto un viaggio a tema della durata di un solo giorno, un quarto di un finesettimana e il 15% ha trascorso una vacanza di oltre 4 giorni. I dati dicono anche che a fronte di una vacanza più breve cresce la qualità e la spesa pro capite. Se nel 2003 si spendevano 149 euro al giorno, nel 2010 la spesa è cresciuta a 193 euro. Chi sceglie questa tipologia di viaggio pensa anche a portare a casa i ricordi delle proprie tappe enogastronomiche infatti il 20% circa dell'investimento per la vacanza viene speso proprio nell'acquisto di prodotti alimentari tipici e il 17,1% per l'acquisto di vini. E insieme al food shopping la nuova tendenza, soprattutto tra i più giovani è lo “snapper” (Snack+Cena), ovvero recarsi in luoghi che fanno tendenza, come i wine-bar, nei weekend o nelle serate di vacanza, per ordinare taglieri di salumi e formaggi tipici, assaggi di specialità del territorio, finger food il tutto accompagnato dai vini della zona di produzione.

Tra le occasioni di turismo enogastronomico ci sono poi le “sagre esperienziali” per la presentazione di nuovi vini o per promuovere prodotti di nicchia stagionali o particolari come le visita ad aziende di erbe aromatiche, frutti estinti, vini biodinamici; ci sono ancora le fiere-festival ispirate alle antiche tradizioni come i banchetti medievali o quelle dedicate all'enogastronomia nel terzo millennio come le note Vinitaly di Verona, Taste di Firenze, il Salone del Gusto di Torino. Ci sono infine moltissimi “viaggi dedicati” al turismo enogastronomico: da quelli organizzati e di gruppo, a quelli tra “gitanti mangioni della domenica” a quelli che durano 1 o 2 settimane e che servono a scoprire un distretto in tutte le sue peculiarità enogastronomiche e non.

Il 30% dei turisti enogastronomici organizzala propria vacanza attraverso il canale web, il 70% rimane fedele ai canali tradizionali (agenzie, guide cartacee, etc...). Nel 2010 sono stati 3 milioni gli italiani che hanno viaggiato all'insegna del wine& food e le previsioni sono ottime anche per il 2011. La scelta si presenta sia esclusiva sia complementare ad altre tipologie di viaggio a tema (arte, sport, wellness). Infine, per quanto, riguarda i fattori che influenzano la scelta della meta da parte degli enoturisti al primo posto c'è la qualità del territorio, al secondo posto la gastronomia e la ristorazione che, a differenza degli anni scorsi, battono il vino.

Per la comunicazione è di fondamentale importanza il web: dal sito notiziario per news ed eventi al sito tribù per condividere le proprie passioni wine&food, dal sito incoming per l'organizzazione del viaggio al sito mercato per acquistare prodotti tipici on line attraverso l'e-commerce.
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