
Meraviglia senza tempo. Pittura su pietra a Roma nel Seicento
- Roma
- 25 ott 2022 / 29 gen 2023
- Dove: Galleria Borghese - Roma (RM)
- Arte
Ideato da Francesca Cappelletti, direttrice del museo romano, e dalla storica dell’arte Patrizia Cavazzini, la mostra apre al pubblico le porte di un’arte singolare, che fin dai suoi esordi ha suscitato stupore e ammirazione, dove la tensione verso l’eternità si inserisce nell’antica competizione tra pittura e scultura e nel gioco, tipico di quest’epoca, tra arti sorelle: nel Seicento, infatti, gli scultori usano marmi colorati e i pittori dipingono sulla pietra, mentre metalli e legni rari concorrono alla creazione di orologi, piccoli altari e arredi adorni di rilievi, dipinti e sculture. L'itinerario in otto sezioni descriverà il contesto della nascita e della diffusione della pittura su pietra: dall’estrazione dei materiali all’approdo avventuroso nelle botteghe degli artisti e, infine, nelle collezioni di ville e palazzi lussuosi, centri di dibattito e di cultura in un secolo raffinato. Troveremo i preziosi ritratti cinquecenteschi creati da Sebastiano del Piombo, Bronzino e Francesco Salviati, dove pietre ricercate come il porfido rosso o il marmo africano soddisfano il desiderio dei committenti di consegnare la propria immagine all’eternità, ma anche Veneri ed eroine come Lucrezia e Cleopatra dipinte dal toscano Leonardo Grazia, un fuoriclasse della pittura su lavagna, nonché opere simili a talismani, a cui erano attribuiti magici poteri di protezione dal male, e incorruttibili immagini di devozione che alti prelati conservavano nelle proprie camere da letto, dall’Adorazione dei Magi su alabastro di Antonio Tempesta – un maestro nel trasformare con pochi tocchi di pennello la pietra paesina - ai dipinti di Orazio Gentileschi, Carlo Saraceni e del Cavalier d’Arpino. Da non perdere saranno le sezioni dedicate ai paesaggi e alle pietre colorate. Qui quest’arte dà il meglio di sé con supporti scuri sfruttati per far risaltare le scene notturne o con preziosi lapislazzuli usati per il cielo e il mare: il colore e le screziature delle pietre diventano così parte del significato dell’opera, mentre le loro potenzialità decorative trovano la massima esaltazione.