I vincitori del concorso Il Parco più bello d'Italia

Pubblicato il 21 Ottobre 2015 | Consigli di Viaggio

Amate i parchi romantici o i giardini all'italiana? Il “disordine” naturale della vegetazione o le geometrie precise di parchi progettati, governati dalla mano dell'Uomo?

I vincitori della XIII Edizione del concorso Il Parco più Bello d'Italia accontentano i gusti di tutti i visitatori. Tra gli oltre 1.000 parchi che hanno partecipato alla competizione sulle bellezze verdi italiane ad aggiudicarsi il premio sono stati: il Giardino di Ninfa nella categoria parchi privati e il Giardino di Villa Medici nella categoria parchi pubblici.

I due capolavori verdi sono visitabili nel corso di uno stesso weekend.

Il Giardino di Ninfa, sorto sulle rovine dell'antica città, è amministrato dalla fondazione Roffreddo Caetani; Villa Medici è sede dell'Accademia di Francia che ha riportato il Giardino agli antichi splendori.

Il Giardino di Ninfa si trova nei pressi del comune di Cisterna in provincia di Latina ed è di certo uno dei parchi più belli al mondo.

Nel 2000 è stato dichiarato Monumento Naturale della Regione Lazio. Il Giardino si estende per 8 ettari ed è attraversato da fiume Ninfa e da numerosi ruscelli. In epoca romana sorgeva qui un tempietto, ancora esistente, dedicato alle ninfe Naiadi, divinità delle acque sorgive. La cittadna di Ninfa venne distrutta nel XIV secolo ma dopo più di un secolo di abbandono l'mmenso giardino fu adottato da alcuni esponenti della famiglia Caetani che progettarono un giardino ricco di pregiate varietà botaniche. Tuttavia solo nell'800 Ada Bootle Wilbraham, moglie di Onoraro Caetani ed i suoi figli, realizzarono un vero e proprio giardino in stile anglosassone, bonificando le paludi. Vennero piantati lecci, faggi, rose in gran numero e furono restaurate alcune rovine, fra cui il palazzo baronale, che divenne la casa di campagna della famiglia, oggi sede degli uffici della Fondazione Roffredo Caetani. Marguerite Chapin, moglie di Roffredo Caetani, ne continuò la cura introducendo nuove specie di arbusti e rose. Negli otto ettari di giardino è possibile ammirare oltre 1300 piante, tra cui salici, pioppi, ulivi, querce, arance, limoni, melograni; ma anche grandi aceri nipponici, betulle boreali, l’albero dei tulipani, l’acero dello zenzero, bambù, ciliegi cinesi, calle etiopiche, pioppi neri di circa 200 anni. Non mancano le piante tropicali tra cui avocado e banani e volatili come il martin pescatore, il picchio rosso, passeri solitari e falchi pellegrini. L’ultima erede (e giardiniera) è stata Lelia, figlia di Roffredo, che ha curato il giardino come un grande quadro, accostando colori e assecondando il naturale sviluppo delle piante. Aggiunse numerose magnolie, prunus e rose rampicanti, e realizzò, accanto alle mura sud della città, un rock garden. Donna Lelia morì nel 1977, ma prima della morte decise di istituire la Fondazione Roffredo Caetani al fine di preservare il giardino e il castello di Sermoneta e di valorizzare il territorio pontino e lepino.

Il Giardino di Villa Medici a Roma è il diadema del Pincio. Sette ettari che conservano in gran parte l'aspetto del XVI secolo quando fu impiantato dal Cardinale Ricci da Montepulciano su un podere coltivato a vigne. Fu successivamente ampliato e trasformato dal vuovo proprietario il Cardinale Ferdinando Dè Medici che fece agggiungere un nuovo asse nord-sud per collegare il giardino al Parnaso una collinetta con i resti di un tempio antico.

Nel 1803 Villa Medici diventa sede dell'Accademia di Francia e a seguire i lavori del giardino viene chamato Jean Auguste Dominique Ingres.Desideroso di restituire a questo luogo lo splendore di un tempo, il pittore Balthus, risistemò i parterre di fronte alla Villa, annullando così le modifiche fatte nel XIX secolo, fatta eccezione per i pini piantati da Ingres. Un recente complesso e articolato restauro ha restituito al parco le simmetrie originarie e l'armonico rapporto tra i diversi settori, recuperando il passaggio tra le studiate geometriche aiuole e la libertà naturale del boschetto, con i suoi alti lecci secolari e il fitto tappeto di acanto. Il giardino, punteggiato da statue e fontane, è stato oggetto di un restauro esemplare e viene mantenuto in ottime condizioni.

L’Accademia di Francia organizza tutti i giorni (tranne il lunedì) delle visite guidate che permettono di scoprire, oltre al meraviglioso palazzo rinascimentale, una parte importante dei giardini. Alcuni luoghi e architetture del parco sono diventati protagonisti delle opere realizzate dai borsisti dell'Accademia, che accoglie in residenza artisti e storici dell'arte. I giardini di Villa Medici sono inoltre lo scenario di diverse manifestazioni culturali organizzate dall’Accademia di Francia a Roma. 

ll Premio internazionale di Parchi e Giardini ha lo scopo di valorizzare l’inestimabile patrimonio architettonico e paesaggistico presente nella nostra penisola: il concorso vanta il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero dell’Ambiente, dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco, dell’ACI e con l’adesione del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) e dell’AIAPP (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio), affinché questo tesoro conosciuto da una ristretta cerchia di specialisti sia fruibile anche da un pubblico più vasto. Per la selezione dei vincitori sono stati valutati come parametri l’interesse botanico e storico-artistico, lo stato di conservazione, gli aspetti connessi con la gestione e la manutenzione, l’accessibilità, la presenza di servizi, le relazioni con il pubblico e la promozione turistica.

La cerimonia di consegna del riconoscimento si terrà venerdì 23 ottobre presso il Municipio del Giardino di Ninfa.

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