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MONUMENTI A BOLOGNA

Palazzo Comunale | BOLOGNA | Fotografia di AA VV - Immagini Repertorio
BOLOGNA: Palazzo Comunale, foto di AA VV - Immagini Repertorio

Bologna è bella e accogliente, straordinaria per il carattere aperto dei suoi abitanti, per la qualità delle vita urbana e per una intensa vita notturna.
I bolognesi “vanno in piazza”. “Andare in piazza è l’espressione utilizzata per darsi appuntamento nel centro storico, in Piazza Maggiore, cuore della città e ricca di tesori dal Palazzo D’Accursio, sede del potere civile del comune alla Basilica di San Petronio, centro nevralgico della religiosità cittadina. E lungo le direttrici che si dipartono dal centro della città si allineano palazzi barocchi e rinascimentali con i portoni che inaspettatamente si aprono su interni spettacolari, magnifici cortili, ampi scaloni.
I secoli d’oro dell’arte bolognese sono stati il XIV e il XVII secolo grazie alle opere realizzate nei quali la città è stata una tappa obbligata del Grand Tour che gli scrittori romantici da Fussli a Goethe e Stendhal intraprendevano al nord verso Roma.
Nel XVIII secolo la pittura dei Carracci, di Guido Reni e del Guercino daranno origine a un culto del classicismo in funzione di un gusto antibarocco che garantirà una grande fortuna in Francia e in Inghilterra.
Bologna oggi è un importante nodo ferroviario ( il più importate d’Italia), aeroportuale e autostradale oltre ad essere una nota location per fiere di fama internazionale come il Motor Show, appuntamento divenuto storico. Bologna è un vero tesoro: splendido insieme di capolavori artistici, architettonici e urbanistici che sono all’origine di una atmosfera antica al pari della cordialità e della cultura dell’accoglienza che hanno meritato a Bologna una fama universale.


Piazza Maggiore

E’ il cuore della città ed è il risultato di secolari trasformazioni che la arricchirono via via di importanti edifici: Basilica di San Petronio, Palazzo dei Notai, Palazzo d’Accursio, Palazzo del Podestà e Palazzo Bianchi.

Piazza Maggiore - Foto di Emanuele Coronato

Fontana del Nettuno

Si trova al centro di Piazza Maggiore. In marmo e in bronzo fu costruita dal fiammingo Giambologna (Jean de Boulogne, Douai, 1529 – Firenze, 1608) su progetto del siciliano Tommaso Laureti nel 1563. Simboleggia il potere papale: come Nettuno domina le acque così il Papa domina il mondo. Ai piedi del Dio si trovano quattro putti che rappresentano i più vasti fiumi allora conosciuti: il Gange, il Nilo, il Rio delle Amazzoni e il Danubio.

Fontana del Nettuno - Foto di Agnese Venturi

Palazzo Re Enzo

E’ chiamato Palatium Novum perché affiancato al Palazzo del Podestà, più antico; fu ribattezzato Re Enzo per essere stata la prigione del figlio di Federico II sconfitto dai bolognesi nella battaglia di Fossalta nel 1249. Il palazzo è visitabile solo in parte.


Palazzo del podestÁ

L’edificio attuale è la ricostruzione settecentesca dell’antico palazzo duecentesco. Fu progettato da Fioravanti e realizzato in arenaria nel 1483. La Torre campanaria che si innalza è opera del Maestro Alberto Fero capolavoro di ingegneria poiché non poggia a terra ma sui pilastri del voltone del podestà.


Palazzo dei Banchi

Fu l’ultimo edificio eretto nella piazza: si tratta di una facciata scenografica per mascherare le viuzze del mercato retrostante. Progettata dal Vignola risale alla seconda metà del XVI secolo. La facciata poggia su 15 archi di cui due permettono il passaggio alle vie Clavature e Pescherie. L’edificio è visitabile solo dall’esterno.


Palazzo dei Notai

Era la sede dell’antica e potente corporazione dei notai. Si compone di due parti differenti, la prima fu edificata da Antonio di Vincenzo, la seconda da B. Fioravanti intorno al 1450.


Basilica di San Petronio

Fu edificata nel 1390 per celebrare la vittoria dei bolognesi sui fiorentini e il Papa. E’ tempio civico, mai completata, i suoi lavori si protrassero fino al XVII secolo. Il prospetto è in marmo rosa e mattoni. Il portarle centrale fu progettato da Jacopo della Quercia e rappresenta scene del Vecchio e del Nuovo Testamento.
La Meridiana, la più grande in un luogo coperto, fu costruita dal geografo Cassini nel XVIII secolo. Tra le cappelle spicca la IV da sinistra (Bolognini) che conserva affreschi di Giovanni da Modena.


Palazzo d’Accursio

Palazzo D'Accursio - Foto di Alessandro Ventura

Si compone di due nuclei distinti: quello di sinistra, più antico, fu, nel XII secolo, sede della famiglia Accursio (da cui derivò il nome dell’intero edificio), poi della magistratura comunale degli anziani nel 1336. La Torre dell’Orologio fu costruita ad opera di A. Fioravanti nel 1425. la parte di destra pienamente gotica è caratterizzata da otto finestre bifore e da un finestrone nella parte bassa. Costruita nella metà del Cinquecento da Galeazzo Alessi che edificò anche l’ingresso trionfale la cui parte superiore ospita la statua di Gregorio XIII, autore della riforma del calendario.
Il palazzo è ora sede del Comune ma dal XVI al XIX secolo fu sede del legato papale. All’interno sono visitabili la cappella e la Sala Farnese, la Sala di Ercole, la Sala del Consiglio Comunale e l’ex Sala Borsa, centro della nuova Biblioteca Comunale (merita una visita e una sosta per la lettura o l’ascolto di musica o semplicemente una visita ai laboratori di lettura per i bambini). Al suo interno sono visitabili gli scavi archeologici. Il palazzo ospita anche due importanti musei d’arte: il Museo Morandi, inaugurato nel 1993 e sorto in seguito alla donazione delle tre sorelle del pittore bolognese, comprende 200 opere che coprono l’intera carriera artistica di Moranti dagli anni venti fino alla maturità.
Al suo interno si trovano collezioni comunali provenienti da antiche collezioni private (Pelagi, Pepoli) disposte nell’ex appartamento dei cardinali legati e nella Sala Rusconi. Fra le altre, opere del ‘300 Bolognese, di Tintoretto e dei Carracci.


Le due Torri

Le 2 Torri - Foto di Alessandro Ventura

Sono il simbolo della città di Bologna che nel medioevo contava circa settanta torri e case torri. La costruzione della Garisenda fu iniziata intorno al 1120 per festeggiare la cacciata del legato imperiale ma fu ben presto abbandonata a causa della pendenza del terreno e del conseguente pericolo di crollo. Fu allora iniziata la Torre degli Asinelli cosiddetta dal nome della famiglia cui fu affidata. Alta 97 metri per un totale di 498 gradini viene tenuta sempre sotto stretta osservazione al pari della Garisenda.

 

 

 

 


Palazzo della Mercanzia

Detto Loggia dei Mercanti. Costruito da Antonio di Vincenzo nel 1384 in cotto e in marmo nelle bifore e nel baldacchino in stile gotico è caratterizzato da due archi a sesto acuto e, in alto, da un lungo fregio con gli stemmi delle corporazioni cittadine. Le nicchie ospitano a destra e sinistra i protettori della città e al centro la Giustizia. Fu distrutto dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruito.


Basilica di Santo Stefano

E’ in realtà un complesso di chiese detto Santa Gerusalemme perché richiama la Passione di Gesù. Fu edificata a partire dall’VIII secolo per volontà dei Longobardi che ne fecero la loro chiesa. A sinistra si trovala chiesa di San Vitale e Agricola cosiddetta per le reliquie dei protomartiri bolognesi qui conservate, a seguire la Chiesa del Santo Sepolcro che custodisce le spoglie di San Petronio e la Chiesa di San Giovanni Battista. All’interno due chiostri medievali, Chiesa della Trinità e Museo di Santo Stefano.


Palazzo dell’Archiginnasio

Fu sede dell’Università di Bologna dal XVI secolo fino all’arrivo di Napoleone nel 1803: egli trasferì gli studi a Palazzo Poggi e trasformo l’Archiginnasio in Biblioteca Comunale. Il palazzo fu costruito ad opre dell’architetto Francesco Terribilia. All’interno si trova il Teatro Anatomico in legno di cedro e abete del XVIII secolo, fu sede degli esperimenti settori della Facoltà di medicina.


Basilica di San Domenico

La sua costruzione fu iniziata poco dopo la morte del santo (1220 circa). La bellezza dell’architettura si deve alla tomba di San Domenico all’interno. Fu costruita in vari momenti: il sarcofago (XIII sec.) di Nicola Pisano, Arnolfo di Cambio e allievi che rappresentano episodi della vita del Santo.
Il coronamento (cimasa) è di Niccolò, chiamato, dopo la realizzazione del capolavoro, Dell’Arca.
L’Angelo Cerifero di destra è Michele. Da visitare anche il coro ligneo di Fra Damiano Zimbelli (1525-45). Lo sposalizio di Santa Caterina di Filippo Lippi, Il Crocifisso di Giunta Pisano e i Quindici Misteri del Rosario, opera collettiva dei più importanti pittori bolognesi ( Cesi, Carracci, Reni, Sirani).


Santa Maria dei Servi

Preceduta da un ampio quadriportico sorretto da agili colonne in marmo, iniziato nel 1393 sul fianco della chiesa e completato sul sagrato nel XVI e XIX secolo, la Basilica di Santa Maria dei Servi spicca per la sua superba tessitura gotica particolarmente interessante nella parte absidale, ravvivata da caldo ornati in cotto. Venne costruita dalla comunità dei Servi di Maria tra il 1386 e il 1437 su disegno di padre Andrea Da Faenza, generale dell’ordine che probabilmente si avvalse dell’opera di Antonio di Vincenzo, architetto di San Petronio. Solenne a armonioso l’interno di forme gotiche a tre navate. Numerose le opere d’arte degne di rilievo prima fra tutte la Madonna in trono di Cimabue (sec. XIII), la pala marmorea dell’altare ,maggiore eseguita da Michelangelo Montorsoli (1558-61), gli affreschi trecenteschi di Vitale da Bologna., un singolare polittico di terracotta di Lippo di Dalmasio e preziosi dipinti di Giuseppe Maria Crespi, dell’Albani, del Calvaert e di altri maestri di scuola bolognese dei secoli XVI, XVII e XVIII.


Cattedrale metropolitana di San Pietro

E’ la cattedrale della città, elevata a titolo di metropolitana nel 1582 da papa Gregorio XIII che conferì alla diocesi di Bologna la dignità arcivescovile. Le origini dell’edificio, in antico dotato di un battistero davanti alla facciata, affondano negli albori dell’era cristiana anche se le prime testimonianze risalgono al X secolo.
Tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII secolo la chiesa subì una radicale ristrutturazione affidata a vari architetti che causò la perdita di ogni traccia del primitivo impianto romanico-gotico. La posa della prima pietra avvenne il 26 marzo 1605 per iniziativa del papa bolognese benedetto XIV. Tra il 1743 e il 1754 la cattedrale venne impreziosita con una nuova facciata su disegno di Alfonso Torreggiani. All’interno sono degni di nota: l’Annunciazione di Ludovico Carracci posta nel lunettone dell’altare maggiore (1619), gli affreschi della volta del presbiterio e del catino absidale (1579), una Crocifissione di legno di cedro policromato risalente al secolo XII già nella cattedrale romanica e il gruppo scultoreo in terracotta raffigurante il Compianto sul Cristo morto di Alfonso Lombardi (1522-26).