Il Trenino dei Castelli di Val di Sole e Val di Non
Un tour a bordo di un trenino dolomitico alla scoperta dei castelli e dei manieri più suggestivi della Val di Non e della Val di Sole come facevano i viaggiatori del passato. Riprende l'iniziativa promossa dall'assessorato alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento: tutti i sabati dal 7 maggio al 18 giugno e dal 23 luglio al 3 settembre si potranno visitare quattro castelli tra i più belli della Val di Non e della Val di Sole.
Le visite agli antichi manieri sono inframmezzate da degustazioni di prodotti tipici, da colazioni, vini e bollicine per concludere con una tisana di erbe officinali da sorseggiare al tramonto di fronte a panorami belli da mozzare il fiato. Si parte alle 8.45 dalla stazione ferroviaria Trento – Malè per un affascinante viaggio nella storia e nell'arte: dal Castello di Ossana a quello di Caldes in Val di sole da Castel Valer a Castel Thun nella Val di Non.
Aperto al pubblico nel luglio del 2014 il Castello di San Michele a Ossana sorge su un imponente sperone roccioso in una posizione strategica tra la regione trentina e l'Alto Bresciano. La sua datazione si può fare risalire ad epoca longobarda ma le prime notizie scritte risalgono al 1191. Il Castello fu retto da diverse famiglie nobili: i principi Vescovi di Trento, i conti Tirolo - Gorizia. Nel XV secolo l'investitura passò ai De Federici, poi agli Heydorf e ai Bertelli. A cavallo fra Ottocento e Novecento fu comproprietaria del maniero Bertha von Suttner, Premio Nobel per la pace nel 1905. Tra gli elementi architettonici del castello spicca il possente mastio alto 25 metri, la parte meglio conservata dell'intero complesso.
La tipologia architettonica di Castel Caldes è il frutto dell'incontro tra diverse culture: la veneta, la tedesca e la lombarda. La grande casa-torre duecentesca a cinque piani eretta dalla famiglia Cagnò nel 1464 venne donata alla famiglia Thun che inglobò la primitiva torre in un nuovo edificio a pianta quadrata che corrisponde nelle forme all'attuale castello. Nel corso dell'Ottocento fu acquistato da una famiglia locale, mentre oggi è di proprietà della Provincia autonoma di Trento, che lo ha restaurato e trasformato nella prestigiosa sede di esposizioni temporanee ed avvenimenti culturali. L'intervento di restauro e di recupero di Castel Caldes ha riguardato principalmente le opere di demolizione degli edifici novecenteschi e sistemazione delle aree esterne, la realizzazione di nuove scale per i collegamenti, il restauro e la realizzazione di nuovi pavimenti e serramenti e la manutenzione delle coperture. L'interno è affascinante e presenta soffitti a volte, rivestimenti lignei e sale affrescate. Notevoli sono la stanza del conte ed il salone da ballo. Fa parte del gruppo monumentale del castello la piccola chiesetta dedicata alla Beata Vergine Maria, costruita alla fine del Cinquecento.
Nelle vicinanze di Tassullo, in posizione panoramica, circondato da colline ricoperte di frutteti, sorge, contraddistinto da impeccabile eleganza, Castel Valer. La sua torre, la più alta della Provincia con i suoi 40 metri d'altezza, caratterizzata dalla pianta ottagonale e costruita in parte di granito importato, primeggia per imponenza e particolarità su tutte le altre torri del Trentino. Il nome del maniero deriva con ogni probabilità, nonostante un'improbabile origine romana, dal culto per S. Valerio a cui è dedicata la cappella del castello. Le prime notizie della storia di Castel Valer risalgono al 1211, quando, di proprietà dei conti Appiano, fungeva da guardia militare. Passato di proprietà della famiglia Coredo, fu ottenuto nel 1368 dagli Sporo che lo detengono tuttora. Nel corso dei secoli viene ampliata la cinta muraria che presenta stratificazioni che seguono il modello ottogonale imposto dalla torre antica. Il complesso è formato da due edifici: il più antico risalente al XIV secolo è denominato Caste di Sotto, il secondo che rimanda al XVI secolo si chiama Castel di Sopra. Nella porzione settentrionale del maniero, tra la cortina principale e quella esterna, si trova la cappella di S. Valerio interamente affrescata dai fratelli Giovanni e Battista Baschenis, pittori itineranti di origine bergamasca. Gli affreschi, di grande vivacità cromatica, rappresentano San Valerio in trono affiancato dai Santi Fabiano e Sebastiano.
Residenza privata dei conti Spaur, Castel Valer rimane chiuso al pubblico. Viene aperto al pubblico solo in rari casi e per eventi eccezionali.
Imponente e austero, il Castello di Thun fu la dimora di una delle più potenti famiglie feudali della regione. Situato su una collina, in posizione panoramica rispetto all’intera Valle di Non, esso è circondato da un complesso sistema di fortificazioni costituito da torri, mura, bastioni, cammino di ronda e fossato e risalente al Cinquecento. Alla stessa epoca risale la potente Porta Spagnola, oltrepassata la quale si accede al ponte levatoio e al primo cortile. Qui si eleva l’imponente Palazzo Baronale. Nei vasti spazi interni si susseguono numerose sale, che conservano i ricchi arredi originari e un’interessante quadreria di famiglia. L’ambiente più pregevole e interessante è la cinquecentesca Stanza del Vescovo, interamente rivestita di legno di cirmolo. Castel Thun è stato acquisito nel 1992 dalla Provincia autonoma di Trento.