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Riapre il giardino più bello d'Italia: il Giardino di Ninfa. La visita si prenota on line

Riapre il giardino più bello d'Italia: il Giardino di Ninfa. La visita si prenota on line

Riapre il 27 e 28 marzo per Pasqua il magnifico Giardino di Ninfa, Monumento Naturale della Regione Lazio dal 2000 e oasi del WWF.

Lo straordinario ambiente intorno al Giardino di Ninfa e all'omonimo fiume è stato dichiarato Monumento Naturale al fine di tutelare un ecosistema delicato all'interno del quale è compreso anche il Parco Naturale Pantanello inaugurato nel 2009.

Il nome del Giardino, situato nel comune di Cisterna di Latina, al confine tra Norma e Sermoneta, deriva da un tempietto di epoca romana dedicato alle Ninfe Naiadi, divinità delle acque sorgive. Il territorio del giardino fu concesso, a partire dall'VIII secolo, a Papa Zaccaria dall'Imperatore Costantino Copronimo ed entrò così a far parte dell'amministrazione pontificia. L'area cominciò così a popolarsi e divenne un centro strategico per la presenza, nelle vicinanze, della pedemontana e costituendo l'unico collegamento tra Roma e la zona a sud della Via Appia quando quest'ultima era tutta una palude.

Dopo l'XI secolo Ninfa si trasformò in una vera e propria città e fu legata a diverse famiglie che si succedettero nel corso dei secoli: i Tuscolo, i Frangipani, i Caetani. Fu Pietro II Caetani, nipote di Papa Bonifacio VIII, ad ampliare il Castello di Ninfa, aggiungendo la cinta muraria e innalzando la torre. Nel 1382 Ninfa fu distrutta per volere di Onorato Caetani che sosteneva l'antipapa Clemente VII nello Scisma che lo opponeva a Urbano VI.

La città non venne ricostruita e oggi è sepolta sotto la fittissima edera . Nel XVI secolo il Cardinale Nicolò III Caetani , amante della botanica, volle realizzare a Ninfa un giardino e affidò la progettazione a Francesco da Volterra. L'architetto ideò un hortus conclusus con un impianto regolare accanto alla rocca dei Frangipane. Alla morte del Cardinale il giardino fu abbandonato e stessa sorte ebbe nei tentativi successivi di ripristinarlo. Si arriva alla fine dell'Ottocento e i Caetani ritornano sui possedimenti abbandonati. La moglie di Onorato Caetani, Ada Bootle Wilbraham con due dei sui figli, Gelasio e Roffredo, decidono di trasformare Ninfa in un giardino in stile anglosassone dall'aspetto romantico. La famiglia si occupò di bonificare le paludi, di piantare nuovi alberi, piante e fiori, di restaurare le rovine tra cui il palazzo baronale che divenne la casa vacanze della famiglia ed è oggi la sede degli Uffici della Fondazione Roffredo Caetani.

La Fondazione che oggi si occupa del Giardino di Ninfa e di preservare e valorizzare il territorio pontino e lepino fu fondata dall'ultima erede e giardiniera, Leila, figlia di Roffredo Caetani. Sensibile e delicata Leila curò il giardino come un grande quadro accostando i colori e assecondando il naturale sviluppo della vegetazione ed evitando l'utilizzo di sostanze inquinanti. Insieme alla madre Marguerite realizzò nelle mura a sud un rock garden chiamato “colletto”. Nel Giardino di Ninfa i visitatori possono ammirare molte varietà di magnolie, betulle, aceri giapponesi. In primavera fioriscono i ciliegi con il loro spettacolare manto e una infinità varietà di rose di rara bellezza. Il clima particolarmente mite della zona permette la coltivazione di piante tropicali come l'avogado, la gunnera manicata del Sud America e i banani. Le specie piantate offrono ospitalità a numerose forme animali e in particolare a oltre 100 specie di uccelli. In vista della imminente apertura sono state attivate le prenotazioni on line per la visita del Giardino più bello in Italia.

Dal momento che il Giardino apre solo in alcune date nel corso dell'anno e che negli anni passati non era possibile prenotare ma solo fare lunghe file la Fondazione ha deciso di agevolare l'ingresso grazie alla prenotazione on line a partire dalle prime date di apertura il 27 e 28 marzo.

Inizialmente solo i gruppi organizzati (minimo 25 partecipanti) dovranno prenotarsi obbligatoriamente anche nelle giornate di apertura al pubblico, per le quali fin’ora non era prevista la prenotazione, inviando un’email a caetani.giardinodininfa@panservice.it oppure a caetani.monumentonaturale@panservice.it per concordare giorno ed orario. Presto sia i gruppi che i singoli visitatori per visitare il Giardino di Ninfa dovranno prenotarsi online attraverso una piattaforma che permetterà di scegliere il giorno, la fascia oraria e di pagare facilmente online evitando così le scomode file e le attese.

Per ogni informazione consultare il sito www.fondazionecaetani.org

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