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Regali di Natale: la Madonna Esterhazy di Raffaello a Milano

Preziosi regali di Natale a Milano.

Torna l'appuntamento con la bellezza di capolavori senza tempo che ogni anno accompagna il periodo natalizio milanese. Dal 3 dicembre all'11 gennaio la Sala Alessi di Palazzo Marino in Piazza Scala ospita la Madonna Esterhazy di Raffaello, splendida opera del genio del Rinascimento proveniente dal Museo delle Belle Arti di Budapest (Szépmuvészeti Múzeum).

Il piccolo dipinto, raffinato e solare, fu realizzato dal maestro urbinate nel 1508 e si colloca tra i due suoi capolavori presenti a Milano, Lo Sposalizio della Vergine che si può ammirare nelle sale dell'Accademia di Brera e il Cartone della Scuola di Atene dell'Ambrosiana. La splendida tela protagonista dell'evento segna la conclusione del periodo trascorso da Raffaello Sanzio a Firenze e il trasferimento a Roma quando entra a far parte dell'entourage artistico di Papa Giulio II accanto a Michelangelo Buonarroti e Donato Bramante. In quest'opera Raffaello mostra una esplicita ispirazione ad alcune opere di Leonardo da Vinci, conosciuto a Firenze. I ruderi sullo sfondo pare siano stati aggiunti in un momento successivo quando l'artista si trasferisce a Roma; si riconoscono i ruderi del tempio di Vespasiano del Foro Romano e la volontà di dare una topografica e consapevole rappresentazione della classicità.

L'opera ritrae la Madonna a figura intera col Bambino poggiato su una roccia mentre si sporge verso san Giovanni Battista fanciullo, a sinistra, intento a decifrare il messaggio su un cartiglio. La frattura che si intravede lungo il braccio della Vergine si fa risalire al furto dell'opera, insieme ad altre di Giorgione, Tintoretto e Tiepolo, compiuto il 5 novembre del 1983 dalla collezione della famiglia Esterhazy e commissionato da un magnate greco. La preziosa e inestimabile refurtiva venne recuperata dai Carabinieri in un convento greco abbandonato.

Il regalo natalizio di Palazzo Marino si arricchisce della presenza di altri due dipinti milanesi, simli per soggetto ed epoca: la Vergine del Borghetto, senza dubbio la migliore copia antica della Vergine delle rocce di Leonardo rimasta a Milano, concessa dall’Istituto delle Suore Orsoline e attribuita a Francesco Melzi; e la Madonna della rosa di Giovanni Antonio Boltraffio, prestito del Museo Poldi Pezzoli: sarà così possibile osservare le evidenti affinità nelle espressioni dei volti e nelle pose dei personaggi, ma anche le profonde differenze nella concezione del paesaggio e delle luci, mettendo direttamente a confronto l’interpretazione di Raffaello e quella dei seguaci milanesi di Leonardo.

Secondo il curatore Stefanio Zuffi: "L’arrivo a Milano di questo capolavoro, in cui Raffaello elabora in modo geniale gli spunti ricavati da Leonardo, sollecita necessariamente una riflessione sulla diversa interpretazione degli stessi riferimenti in ambito lombardo".

Il progetto espositivo delle feste natalizie anticipa i grandi eventi che vedranno Milano imporsi all’attenzione del mondo anche come città d’arte, nell’imminente semestre di Expo 2015. L’ingresso alla sala Alessi e le visite guidate alla mostra sono completamente gratuite. I visitatori sono ammessi alla mostra in gruppi, accolti da esperti storici dell’arte coordinati da Civita, che fanno da guida al percorso espositivo.

RAFFAELLO. LA MADONNA ESTERHAZY

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