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Home Restaurant: ecco la Legge per la regolamentazione dei Ristoranti in casa

Home Restaurant: ecco la Legge per la regolamentazione dei Ristoranti in casa

Home Restaurant sì Home Restaurant no, è il tormentone che dalla primavera occupa le pagine specializzate dei quotidiani italiani e che sembra avviarsi verso una conclusione.

L'Home Restaurant ovvero la possibilità offerta agli appassionati di cucina (nonne, mamme, coppie), ai maghi dei fornelli, ai depositari di antiche ed esclusive ricette regionali di poter fare ristorazione in casa propria in maniera occasionale e per un numero ristretto di persone può fregiarsi di una nuova Proposta di Legge che va a colmare un vuoto normativo. La proposta di Legge dal titolo “Disciplina dell'attività di Home Restaurant” è stata presentata in Parlamento il 29 luglio dal Deputato Nino Minardo e va ad affiancarsi a un precedente disegno di legge depositato in Senato e mai discusso.

Minardo con la recentissima proposta di legge dedicata alle attività di Home Food, e tenendo conto della “bagarre” degli ultimi mesi, desidera venga recepita da parte del Parlamento l'opportunità che una normativa chiara e agile costuituisce per un settore nuovo, legato alla sharing economy, grazie al quale si valorizza il patrimonio enogastronomico regionale italiano e si creano nuovi posti di lavoro.

Diffusi in Europa e in America gli Home Restaurant sono una novità in Italia e hanno messo in allarme coloro che si occupano di ristorazione in termini tradizionali tanto che il Ministero dello Sviluppo Economico, d'intesa con Confcommercio, ha provato a mettere un freno alle attività degli Homers, i ristoratori casalinghi, considerando gli Home Restaurant fuorilegge poiché non rispettano le regole dei ristoranti tradizionali.

Si tratta in realtà di due attività molto diverse e lontane per dimensioni, volume d'affari e spirito e per le quali è giusto si seguano normative distinte; è in questa direzione che va la proposta  legislativa dell'On. Minardo. In una situazione tutta da definire sarebbe pertanto auspicabile che, nonostante la presa di posizione (un parere non una Legge ) del MISE e in attesa che venga varata una legge ad hoc per l'Home Restaurant, le autorità competenti evitassero di multare chi con passione, amore per il territorio e le tradizioni sceglie di aprire le porte di casa propria facendo sperimentare ai propri convitati ricette autentiche e ospitalità genuina.

Cosa dice in sintesi la Proposta di Legge di Minardo?

Chi vuole avviare attività di Home Restaurant deve utilizzare parte della propria struttura abitativa che deve possedere i requisiti igienico sanitari per uso abitativo. In sostanza se siete proprietari e abitate già in quella casa potete avviare il vostro Home Restaurant.

Gli “Homers” devono dotarsi di un attestato HACCP a seguito della frequentazione di un corso, anche on line.

È prevista la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e il Comune destinatario può effettuare un sopralluogo al fine di confermare l’idoneità della struttura abitativa all’esercizio di attività di Home Restaurant.

Per quanto riguarda il regime fiscale e previdenziale si applica all’Home Restaurant quello previsto dalla normativa vigente per le attività saltuarie. Qualora l’attività da saltuaria diventasse abituale, ovvero al superamento di euro 10.000 all’anno di reddito bisogna munirsi di partita IVA e iscriversi alla gestione commercio dell’INPS. In questo caso, per i primi 4 anni a far data dall’emanazione della Legge, esistono delle agevolazioni fiscali che mirano principalmente a far risparmiare parte dei costi dei contributi previdenziali.

Unico passaggio malgradito a qualcuno, ma per il quale non si possono escludere aperture, la mancata possibilità per chi abita una casa in affitto di avviare una attività di Home Food.

Dopo aver lanciato una petizione on line per l'approvazione di una legge sugli Home Restaurant il sito HomeRestaurant.com apprezza e guarda fiducioso alla nuova Proposta di Legge che costituirebbe un punto di riferimento fondamentale per un segmento economico/occupazionale legato al turismo, al settore agroalimentare d'eccellenza, alla valorizzazione di tradizioni importanti dell'ospitalità italiana.

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