Si accendono le luci di 11 fari italiani: il bando per la concessione
Ottima notizia per chi ama il mare e ha sempre desiderato di poterlo ammirare in tutti i suoi colori, nei diversi stati d'animo, sotto ogni luce stagionale. Quale luogo meglio di un faro incarna l'idea romantica dell'Uomo custode del mare?
Se ne parlava da un po' e finalmente lo Stato è pronto a dare in concessione 11 fari italiani per un periodo che va dai 6 ai 50 anni. In molti Pesei Europei e in tutto il mondo i fari sono stati trasformati in ristoranti, hotel o bed and breakfast, in Italia esiste solo un faro a vocazione turistico ricettiva: quello di Spartivento in Sardegna, trasformato in un resort a 5 stelle.
Un primo passo per capire il gradimento dei fari e il loro ruolo nell'immaginario collettivo è stato fatto a settembre quando vennero aperti 7 degli 11 fari ora offerti nel bando. Inoltre stando alle prime indicazioni emerse dalla consultazione on line, fra le offerte arrivate la prevalente sarebbe quella della "lighthouse accomodation", una formula turistico-ricettiva in sintonia con il paesaggio e in linea con l'identità territoriale del luogo e l'ecosistema ambientale.
Ci sono due mesi di tempo per poter partecipare al bando e avere, qualora il progetto risultasse idoneo, in concessione uno degli splendidi edifici che arriccchiscono altrettanto splendidi tratti di costa italiana: dalla Siciia alla Calabria, dalla Campania alla Puglia e fino in Toscana. Il bando indetto dall'Agenzia del Demanio cerca dei progetti che ridiano vita a queste costruzioni. Le idee possono essere tante: dal trasformarli in bed and breakfast o ristoranti con vista mozzafiato alla realizzazione di luoghi culturali per mostre ed iniziative artistiche, sociali, sportive di vario genere. Il bando è aperto a privati, associazioni, enti, società, fondazioni, imprese.
E vediamo i passaggi per partecipare al bando; bisogna innanzitutto presentare la documentazione amministrativa, la proposta progettuale (valutata fino ad un massimo del 60%) e l'offerta economica (valutata fino ad un massimo del 40% del punteggio). Una corsia privilegiata è destinata a quei progetti che prevedono la fruibilità pubblica del faro e a quelli il cui progetto prevede la riqualificazione in chiave sostenibile dell'area nella quale insiste il faro.
Inoltre, per evitare la dispersione dell'offerta legata ai fari, verrà creato un network tra le strutture e una rete di servizi e attività condivise che rispondano a certi parametri di qualità.
Le date da segnare in calendario sono le seguenti:
sopralluoghi: fino al 16 dicembre 2015
proposizione quesiti da parte degli interessati: entro venerdì 18 dicembre 2015
risposte ai quesiti da parte del RUP: entro mercoledì 23 dicembre 2015
presentazione delle offerte: dal 12.10.2015 al 12.01.2016 ore 12.00
prima seduta di gara: 14 gennaio 2016 dalle ore 10
Se volete prendere spunto ricordate che in tutto il mondo sono diffusi fari, le lighthouse accomodation, che fanno parte del circuito della ricettività turistica anzi sono tra le accomodation più richieste in assoluto e si comprende perché.
In Italia le prossime luci ai naviganti, e non solo, si accenderanno nei fari di:
Brucoli ad Augusta (SR),
Murro di Porco a Siracusa (SR)
Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP)
Punta Cavazzi ad Ustica (PA)
Capo d’Orso a Maiori (SA)
Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA)
San Domino alle Isole Tremiti (FG)
A questi bisogna aggiungere i quattro fari quattro proposti dal Ministero della Difesa:
Il faro di Punta del Fenaio e il faro Capel Rosso sull’Isola del Giglio (GR)
il faro Formiche di Grosseto (GR) i
l faro di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto (KR).
Le modalità di assegnazione sono le stesse per tutte le strutture e anche le tempistiche. La procedura è gestita dall’Agenzia del Demanio e dal Ministero della Difesa. I bandi di gara per la concessione dei fari sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale il 12 ottobre 2015 con una durata di 3 mesi. Come già detto, c’è tempo fino al 12 gennaio 2016 per presentare le proprie offerte secondo le modalità indicate nell’avviso di gara.