Case sull'albero. Una nuova filosofia dell'ospitalità in Italia
Non c'è bambino che non abbia sognato di avere una casa sull'albero e ci sono molti bambini, di qualsiasi Paese che hanno provato anche a realizzarla, magari aiutati dai genitori.
La casa sull'albero si sa è un must di favole e sogni di bambini. Quei sogni che a dire il vero si custodiscono anche quando si è ormai adulti.
Una vacanza romantica, un luogo immerso nel verde, magari una casetta su un albero secolare ... cosa chiedere di più?
Per sognatori e romantici da qualche giorno esiste una nuova ricetta d'ospitalità. È vero qualche casa sull'albero in Italia c'è e ci sono anche periodi d'attesa molto lunghi per poter prenotare una vacanza tutta green.
La provincia autonoma di Trento è andata oltre e ha approvato un regolamento che disciplina la realizzazione di case sugli alberi aggiungendo la formula nell'offerta turistica trentina ad integrazione e qualificazione di hotel, bed and breakfast, agriturismi, campeggi.
Il regolamento prevede che solo i villaggi turistici possono pianificare la realizzazione esclusiva di case sull'albero diventando dei villaggi di alloggi sugli alberi. Per le altre tipologie ricettive invece le case sugli alberi potranno costituire al massimo il 20% dei posti letto totali e non potranno essere distanti più di 200 metri dalla "casa madre".
"Grazie al regolamento - ha commentato soddisfatto l'assessore provinciale Michele Dallapiccola - siamo ora in possesso, primi in Italia, di un ulteriore strumento che ci consente di diversificare maggiormente l'offerta turistica trentina, creando nuove opportunità di lavoro, di crescita e un ulteriore valore aggiunto ed assicurando un'opportunità di integrazione e qualificazione dei servizi proposti dalle strutture turistiche trentine, dagli hotel ai bed&breakfast, dagli agriturismi ai campeggi".